"I Misteri della Fede"

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Celeste.10
00venerdì 20 maggio 2011 00:40



Don Riccardo Seppia indagato per violenza sessuale e cessione di droghe
I carabinieri del Nas di Milano sono arrivati a lui dopo aver seguito da otto mesi i suoi rapporti illeciti con spacciatori e ragazzini


Genova – La Chiesa e chi la rappresenta ancora una volta si rende protagonista in modo non certo positivo.
Venerdì 15 maggio finisce in carcere Don Riccardo Seppia, il parroco della chiesa di Santo Spirito, di Sestri Ponente, a Genova. E’ accusato di violenza sessuale su minore e cessione di sostanze stupefacenti. I carabinieri del Nas di Milano erano impegnati da otto mesi, in un’intensa attività, sui rapporti illeciti intrattenuti dal parroco con spacciatori, ragazzini, frequentatori di ambienti omosessuali genovesi e milanesi. Le indagini erano partite proprio da Milano, dove i militari del Nas indagavano su un giro di sostanze dopanti vendute illecitamente in alcune palestre. Le intercettazioni telefoniche li avevano messi sulle tracce del sacerdote genovese.

Don Riccardo Seppia dalla notte di venerdì è rinchiuso in una cella di isolamento del carcere di Marassi dove viene bersagliato dagli insulti degli altri detenuti. Quella stessa notte sono state perquisite la sua abitazione (da cui sono stati sequestrati tre computer) e quelle di un ex seminarista della zona di Sestri Ponente, suo confidente e di un commerciante di vestiti che con il parroco avrebbe condiviso il vizio della cocaina.

Secondo quanto emerso dall’ordinanza di custodia cautelare il parroco avrebbe abusato di un chierichetto sedicenne che attirava in parrocchia quando era da solo. Si avvaleva di un “procacciatore” di ragazzini, un pusher maghrebino che contattava chiedendo che gli portasse dei ragazzini, a cui avrebbe ceduto stupefacenti in cambio di favori sessuali. Le trame dei rapporti del sacerdote sono state ricostruite attraverso sms e telefonate intercettate per mesi.

FONTE


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è proprio vero che il lupo perde il pelo, ma non il vizio...
siamo nel 2011 e le chiesa cattolica sta ancora dimostrando di essere
sempre la stessa....fate quel che dico, ma non fate quel che faccio!!

che schifo!!
VERGOGNA, VERGOGNA, VERGOGNA!!!

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vediamo adesso cosa dirà e farà il vaticano...... [SM=g2454441]






Celeste.10
00sabato 21 maggio 2011 13:26
Le richieste shock di don Seppia
Le richieste shock di don Seppia
arrestato un amico ex seminarista

Arrestato l'ex seminarista amico e complice del parroco di Sestri arrestato con l'accusa di pedofilia. I verbali con le telefonate del sacerdote. Chiede al "pusher" africano: "Va bene 11, 12 anni, ma è meglio se me li trovi più piccoli". Il cardinale Bagnasco a Genova: "Noi non sapevamo nulla"

E' stato fermato Emanuele Alfano, l'ex seminarista di 41 anni amico e complice di don Riccardo Seppia, parroco di Sestri Ponente arrestato nei giorni scorsi. Le accuse nei suoi confronti sono di induzione alla prostituzione minorile continuata e favoreggiamento

Don Riccardo Seppia, così si chiama il prete arrestato venerdì scorso per abuso su minori e cessione di stupefacenti a Genova, si sentiva "al di sopra di ogni sospetto". Era ossessionato dal desiderio di avere rapporti con bambini. E' questo l'identikit tracciato nell'ordinanza di custodia cautelare del gip di Milano Maria Vicidomini. E dalle intercettazioni emerge un quadro gravissimo dell'ossessione del parroco.

L'indagine prende le mosse nella seconda metà di ottobre quando i carabinieri del Nas, impegnati a Milano in un'inchiesta sul traffico di anabolizzanti in palestre e saune, si imbattono in una conversazione tra un pusher africano, soprannominato Franky, e il parroco genovese. Ecco la telefonata: "Ah... niente...senti.... non trovi nessun bambino...?" chiede don Riccardo Seppia a Franky. E' il 22 ottobre. Don Seppia, nella stessa conversazione aggiunge: "... eh, che mi piace... non hai tuoi amici che mi vogliono fare di tutto...?".

Gli inquirenti si precipitano in Procura e aprono un fascicolo sul prete genovese. Scrive don Seppia a Franky in un sms: "Mi trovi bambini?". Sono le 21 del 22 ottobre. Alle 21 e 26 un altro messaggio: "Hai trovato uomini negri?". Il 23 ottobre altro traffico telefonico tra il parroco e Franky: "Senti, ti chiamo perché ieri avevi parlato che avevi trovato un ragazzo..." dice il prete. "Sì... io ho trovato però lui è andato in galera... hai capito?" risponde. "Ma ha meno di 15 anni?" chiede don Seppia. "Eh, magari 18..." replica Francy. "E no a me mi serve... mi piace... con meno di 14 anni io li cerco" dice il prete. Alle 22 dello stesso giorno diventa evidente che Franky ha dei contatti con altre persone in grado di fornirgli bambini per pedofili: "Adesso quando ti interessa dimmi... io chiamo a loro subito uomo: ho capito... se vuoi uno o due... io prendo... capito?" dice Francy al parroco. "Però ragazzo problema..." aggiunge. Il 29 ottobre don Seppia scrive in un sms: "Trova un bambino 10 anni". L'ossessione cresce, fino a dicembre, quando Franky sembra abbia trovato la 'preda' giusta.

Bagnasco: "Non sapevamo nulla"

E' il 13 dicembre: "Ti volevo dire, sei riuscito a trovare qualche bambino?" chiede Seppia. Franky dice che, sì, lo ha trovato: "Si trovato però ancora non c'è". "Quanti anni?" chiede Seppia. "11, 12..." risponde Franky. "Bene bene - dice Seppia - senti, guardo, guarda se ce l'hai.. che... posso prenderlo". E aggiunge: "Ah bene, me li trovi più piccoli?".

La sera del 22 dicembre 2010 Seppia vuole un bambino, e chiama un amico invitandolo ad abusarne insieme: "Stai a sentire, ti volevo dire questo... Ho avuto modo di trovare qualcosa di tenero, eh... per noi... quando vengo in su... eh... e cazzo, così ci divertiamo". La cosa non va in porto, il parroco è furioso e parla con Franky: "Ma puoi trovare qualche madre che ha un bambino... che ha bisogno di coca no?!".
FONTE


NO COMMENT! [SM=g2355028]
(SissiM)
00sabato 21 maggio 2011 13:53
Aggiungiamo che, a quanto pare, questo sacerdote è anche sieropositivo!
Certo che Bagnasco, che è il suo arcivescovo, ci fa una figura miserevole a non essersi accorto di cosa stava succedendo. Io onestamente, cooscendo il clima sempre molto pettegolo che c'è nelle parrocchie, faccio fatica a crederci!
Celeste.10
00sabato 21 maggio 2011 22:22
Re:
(SissiM), 21/05/2011 13.53:

Aggiungiamo che, a quanto pare, questo sacerdote è anche sieropositivo!
Certo che Bagnasco, che è il suo arcivescovo, ci fa una figura miserevole a non essersi accorto di cosa stava succedendo. Io onestamente, cooscendo il clima sempre molto pettegolo che c'è nelle parrocchie, faccio fatica a crederci!




allora se è anche sieropositivo ha infettato anche quei poveri bambini????? [SM=g2299800]

per quanto riguarda l'arcivescovo, col cavolo che non si è accorto!!
sta mentendo anche lui.....dicono che a mentire si va all'inferno, però loro sono duemila anni che mentono (sempre per il loro comodo,naturalmente)...allora io vi domando: ma se fosse vero che si va all'inferno non pensate che ci penserebbero su 2 volte prima di dire una menzogna??

chi ha orecchi da intender, intenda...... [SM=g2299784]

SSORTABLA.
00domenica 22 maggio 2011 10:10
Scandalo...
...il mondo, ci riserva notizie di scandali che sono trite e ritrite.
Si è sempre saputo di qualche pecora nera che adescava i bambini e un tempo si tendeva a soffocare in loco la notizia. Ora, invece, vengono alla luce anche perchè si possono trovare facilmente le prove indagando sui tabulati telefonici. L'attuale papa anche quando era cardinale ha preso di mira il fenomeno della pedofilia nella chiesa e intende andare fino in fondo nn vergognandosi di quello che si scopre e vedremo cosa farà in questo caso specifico.
Circa l'esistenza del purgatorio è normale che nessuno ci dà la certezza della sua esistenza, ma solamente con la fede si debbono accettare queste verità.
Se i presbiteri dicono le bugie è perchè nn credono del tutto nel loro ministero.
resdev
00domenica 22 maggio 2011 11:34
bisogna credere alla chiesa non ai parroci,
dare una giusta indicazione alla nave in cui crediamo e viviamo...
E NON AL MARINAIO che si macchia di crimini..

credo che un parroco come seppia , faccia più sfracelli lui
che tanti e tanti buoni cristiani, suore e preti che veramente fanno tantissimo per il mondo e sono ammirevoli , sono i primi a subirne le conseguenze...
per quanto riguardo il lato depravato di molti preti..
io sarei per farli sposare...
non c'è un solo verso nella BIBBIA e nel VANGELO che dicono che un prete non si deve sposare...
eviteremmo tanti preti che giustamente vorrebbero esercitare la professione, ma vorrebbero anche avere una famiglia ed una compagna con cui vivere...
poi per quanto riguarda i pedofili, deviati e maniaci..
meriterebbero sia la punizione DIVINA che quella TERRENA
SSORTABLA.
00domenica 22 maggio 2011 11:49
Re: circa il matrimonio del clero...
resdev, 22/05/2011 11.34:


non c'è un solo verso nella BIBBIA e nel VANGELO che dicono che un prete non si deve sposare...



...
E' stato in un concilio che si è stabilito il divieto di contrarre matrimonio.
E' stata una questione di maggiore semplicità e praticità a decidere circa l'oggetto.
Il prete deve trovare nella comunità della propria parrocchia la sua famiglia...un pò allargata ma sempre famiglia.
Non potrebbe dedicarsi agli altri se avesse moglie e figli...e poi già vedevano le signore andare per acquisti e presentarsi come: "Sono la moglie del parroco, mi servirebbe....ecc.ecc."
Credetemi è stata solamente questa la molla che ha deciso il celibato.
blood.flowers
00lunedì 23 maggio 2011 19:55
Re:
resdev, 22/05/2011 11.34:

bisogna credere alla chiesa non ai parroci,




la chiesa è una mafia
come fate a crederle?
Celeste.10
00martedì 24 maggio 2011 09:55
Re: Re:
blood.flowers, 23/05/2011 19.55:




la chiesa è una mafia
come fate a crederle?




[SM=g2572002]


Celeste.10
00martedì 24 maggio 2011 18:18
Don Seppia: accuse di orge con minori

L'ex seminarista confessa ed emerge vicenda di 17 anni fa.

Cinque ore è durato l’interrogatorio dell’ex seminarista Emanuele Alfano arrestato il 19 maggio per induzione alla prostituzione minorile. Ha ammesso di aver fatto conoscere a don Riccardo Seppia ragazzi minorenni, ha confessato di aver avuto rapporti sessuali con un quattordicenne che chiedeva l'elemosina sul sagrato della chiesa e ha anche chiesto di poter dire di più: «Voglio parlare delle cose terribili che succedono in seminario, dove sono stato un anno prima di andarmene perché non ce la facevo più». Ma al pm quanto ha detto, deve essere bastato, perché il gip ha convalidato l'arresto di Alfano, che resta in carcere per il rischio di reiterazione del reato e inquinamento delle prove.

LE ORGE DI DON SEPPIA. Secondo alcune fonti giornalistiche, sta emergendo la vita segreta di don Riccardo Seppia, il parroco arrestato per abusi su minore e cessione di cocaina, e quella dell'ex seminarista.Un ragazzo egiziano, Mohamed, racconta di orge: «Abbiamo fatto sesso in tre, io, don Seppia e il mio amico E.» ha detto agli inquirenti. Poi si è chiuso nel silenzio quando è stato indagato per favoreggiamento della prostituzione minorile, per aver portato l'amico diciassettenne dal prete. Quanto all'ex seminarista ha confessato di aver approfittato di un giovane mendicante: «Ho avvicinato un ragazzo di quattordici anni che chiedeva l'elemosina sul sagrato della chiesa, non quella del Santo Spirito, quella sulla piazza maggiore. L'ho convinto a venire con me e l'ho portato in un appartamento».

NUOVA IMPUTAZIONE PER IL PRETE. Per don Seppia è in arrivo una nuova imputazione, induzione alla prostituzione minorile, mentre si alleggerisce l'accusa di violenza sessuale che sarà riformulata come tentata violenza. Il chierichetto oggetto delle sue attenzioni ha ridimensionato l'accaduto: «Mi ha afferrato alle spalle e si è strofinato contro di me - ha detto - ma non mi ha baciato perché io mi sono scostato». E don Seppia ha fatto sapere al pubblico ministero: «Io i bambini li accarezzo e li bacio sulla guancia per affetto».

CHAT E SIEROPOSITIVITÀ. Sempre le stesse fonti giornalistiche riferiscono che non ci sono accuse legate alla sieropositività del sacerdote. Chattando su un sito per incontri dove era iscritto con il nome «Porko da usare», don Seppia ha avvicinato un maggiorenne genovese: «Dove sei?» si è informato, il ragazzo frequenta la stazione ferroviaria, il prete gli ha chiesto: «Fai di tutto?», poi: «Lo fai anche senza preservativo?». Al «sì» ha preso accordi per l'incontro: «Va bene ottanta, allora». Interrogato dal pm, don Seppia ha risposto che aveva rapporti non protetti solo con sieropositivi.

17 anni fa un'altra vicenda coinvolge il prete

Un altro fronte di indagine si apre, riferiscono fonti giornalistiche, su un episodio di 17 anni fa, quando don Riccardo era parroco a Quinto. Un medico denunciò ai carabinieri telefonate oscene ai suoi due figli. Messa l'utenza sotto controllo si scoprì che le telefonate partivano dalla parrocchia. Dopo poco don Riccardo fu trasferito. “Perché quella denuncia, che la procura sta cercando negli archivi, con l'intenzione di ascoltare il medico , non ebbe alcun seguito?” si è chiesta la fonte giornalistica?
Il 23 maggio don Seppia è stato trasferito nel carcere di Sanremo, nella sezione per «predatori sessuali».

Martedì, 24 Maggio 2011

fonte
resdev
00venerdì 27 maggio 2011 09:10
Re: Re:
blood.flowers, 23/05/2011 19.55:




la chiesa è una mafia
come fate a crederle?



basta fare un giro in ospedale , ci crediamo tutti super eroi, invulnerabili ,immortali e viviamo come se la fine sia una cosa che non ci riguarda..
poi se vediamo la fine vicina..ci aggrappiamo a tutto...
ed ecco che vediamo tanti santini,statuine,
malati e loro familiari pregare e fare cose da fanatismo religioso, in quanto hanno parecchi da farsi perdonare..
in quanto al dire che la chiesa è mafia..
mi basta ricordarti i tanti preti e suore uccise sull'altare , dopo le tante minacce ed intimidazioni

vuoi che ti faccia una carrellata
la verità è che siamo uomini
una razza capace di fare cose straordinariamente belle , ma anche cose orribili...
in ogni lato, in ogni condizione ed in ogni categoria sociale.
Pensa un po noi NAPOLETANI.. ormai mi sono scocciato pure di rispondere a chi intelligentemente ti considera,MUNNEZZA, SFATICATO,TERRONE,CAMORRISTA, MAFIOSO,SUDICIO,
i veri camorristi in Campania sono un centinaio..quelli amici dei politici TUTTI dalla LEGA a SEL
sui centomila sono la manovalanza (che al primo sgarro vengono ammazzati)
POI CI SONO 5 MILIONI DI CAMPANI che sebbene siano le prime vittime della camorra sono giudicati da tutto il resto degli italiani dei camorristi..
COSI PURE LA CHIESA..



resdev
00venerdì 27 maggio 2011 09:19
UN PO DI CULTURA STORICA , con internet ormai le fesserie non si possono dire, perchè subito si può essere smentiti..

Storia del movimento antimafia
Progetto realizzato da
Alessandra Zarcone
per il corso di Storia
corso di laurea in
Informatica Umanistica
Università degli Studi di Pisa
la Chiesa e i Fasci
Chiesa, mafia e fascismo
il secondo dopoguerra
Chiesa e antimafia
la Chiesa e i Fasci
I partecipanti ai movimenti contadini avevano spesso sentimenti religiosi molto legati alla cultura cattolica: agli occhi dei braccianti del 1891-94 Cristo appariva come "il primo socialista", e spesso la sua effige affiancata ai ritratti di Mazzini, di Garibaldi, di Marx.
La Chiesa però era distante: se da una parte veniva proseguita l'opera di assistenzialismo tipica delle società di mutuo soccorso (don Sturzo promuove lo sviluppo delle casse rurali, per contrastare l'usura), i vescovi siciliani non esitavano ad attaccare il movimento contadino. Il vescovo di Caltanissetta Guttadauro parla di "plebi fatalmente illuse da istigatori malvagi", il vescovo di Noto Blandini parla di socialismo e massoneria (considerati una cosa sola) come dell' "esercito di Satana, malvagia e ria setta, la quale ha scelto a suo grande architetto il diavolo, a gerofante il giudeo" (Colajanni 1896), il vescovo di Palermo Celesia ringrazia personalmente il generale Morra di Lavriano per la repressione contro i Fasci.
Chiesa, mafia e fascismo
Durante il primo dopoguerra si può parlare di impegno antimafioso da parte di alcuni preti siciliani: molti di essi verranno uccisi dalla mafia proprio per il loro operato. Ricordiamo ad esempio Giorgio Gennaro, ucciso a Ciaculli (PA) nel 1916, Costantino Sella, accoltellato a Resuttano (CL) nel 1919, Stefano Caronia, ucciso a Gibellina (TP) nel 1920. Ma sono anche registrati casi di connivenza provata con la mafia: Casse rurali cattoliche come quella di Mussomeli o di Villalba pagano tangenti e ricorrono a protezione mafiosa. paternalistico tipico della dottrina sociale della Chiesa a vantaggio della piccola proprietà contadina. Lo stesso Ruffini, pochi giorni dopo la strage di Ciaculli dirà che "la mafia è un'invenzione dei comunisti
Chiesa e antimafia
Con l'ondata di violenza dei primi anni 80 si è parlato di "scoperta della mafia" - tale scoperta colpisce anche la Chiesa cattolica. Il cardinale di Palermo Pappalardo diventa famoso come "cardinale antimafia" per le omelie pronunciate in occasione dei delitti Giuliano, Terranova, Mancuso e Mattarella, condannando atteggiamenti di tipo omertoso e sottolineando l'importanza dell'educazione alla legalità, ma senza individuare responsabilità politiche e senza parlare del rapporto tra mafia e politica. Espressioni di questo tipo hanno la loro importanza, ma, come spesso anche nel caso di mobilitazioni laiche, restano ancorate ad un'ottica emergenziale ed emozionale.

Meno visibile ma forse molto più efficace l'impegno quotidiano di centri come il Centro Sociale San Francesco Saverio (nato nel quartiere Albergheria di Palermo nel 1985 e promosso da padre Cosimo Scordato) o il Centro Sociale "Padre nostro" (creato da padre Pino Puglisi a Brancaccio nel 1993). Al processo per la morte di Puglisi (il parroco di Brancaccio viene ucciso il 15 settembre 1993) la Curia e la parrocchia non si sono costituite parte civile al processo contro i mafiosi incriminati dell'assassinio, adducendo come giustificazione la scarsa importanza della giustizia terrena per la Chiesa. Un simile ragionamento non è molto differente da quello riscontrabile nelle dichiarazioni di molti "mafiosi devoti", che si considerano uomini religiosi e profondamente cattolici, come Greco e Aglieri.
Da menzionare anche casi ben poco edificanti di preti che intrattengono rapporti con questi "mafiosi devoti", come padre Mario Frittitta, confessore di Aglieri, che celebrava messa nel bunker dove latitava il boss e gli avrebbe consigliato di non collaborare con la giustizia.
resdev
00venerdì 27 maggio 2011 09:24
Padre Giuseppe Puglisi meglio conosciuto come Pino, (Palermo, 15 settembre 1937 – Palermo, 15 settembre 1993) è stato un presbitero italiano, ucciso dalla mafia il giorno del suo 56º compleanno a motivo del suo costante impegno evangelico e sociale.Giuseppe Puglisi

Servo di Dio

Nascita Palermo, 15 settembre 1937
Morte Palermo, 15 settembre 1993
Venerato da Chiesa cattolica
Attributi veste talare


Il 15 settembre 1999 il cardinale di Palermo Salvatore De Giorgi ha aperto ufficialmente la causa di beatificazione proclamandolo Servo di Dio.

Il 29 settembre 1990 viene nominato parroco a San Gaetano, nel quartiere Brancaccio di Palermo, controllato dalla criminalità organizzata attraverso i fratelli Graviano, capi-mafia legati alla famiglia del boss Leoluca Bagarella. Qui inizia la lotta antimafia di Don Pino Puglisi. egli non tenta di portare sulla giusta via coloro che erano gia' entrati nel vortice della mafi ma cercò di non farvi entrare i bambini che vivevani per strada e che consideravano i mafiosi degli idoli, persone che si fanno rispettare. egli; infatti attraverso attivita' e giochi fece capire loro che si può ottenere rispetto dagli altri anche senza essere criminali, ma semplicemente per le proprie idee e i propri valori. don puglisi tolse ragazzi e bambini dalla strada, che senza il suo aiuto avrebbero iniziato con piccole rapine per poi arrivare allo spaccio. il fatto che lui togliesse giovani alla mafia diede molto fastidio ai boss che lo consideravano un ostacolo. così decisero di farlo fuori dopo una lunga serie di minacce di morte di cui don pino non parlò con nessuno.

Nel 1992 viene nominato direttore spirituale presso il seminario arcivescovile di Palermo.

Il 29 gennaio 1993 inaugura a Brancaccio il centro Padre Nostro per la promozione umana e la evangelizzazione.

Il 15 settembre 1993, il giorno del suo 56º compleanno viene ucciso dalla mafia, davanti al portone di casa. Il 2 giugno qualcuno mura il portone del centro "Padre Nostro" con dei calcinacci, lasciandone gli attrezzi vicino la porta.
Le circostanze della morte

Il 19 giugno 1997 viene arrestato a Palermo il latitante Salvatore Grigoli, accusato di diversi omicidi tra cui quello di don Pino Puglisi. Poco dopo l'arresto Grigoli comincia a collaborare con la giustizia, confessando 46 omicidi tra cui quello di don Puglisi. Grigoli, che era insieme a un altro killer, Gaspare Spatuzza, gli sparò un colpo alla nuca. Dopo l'arresto egli sembra intraprendere un cammino di pentimento e conversione. Lui stesso ha raccontato le ultime parole di don Pino prima di essere ucciso: un sorriso e poi un criptico "me lo aspettavo"[1]. Condannato a 16 anni dalla Corte d'Assise di Palermo, è stato scarcerato nel 2000 dopo aver scontato una pena effettiva inferiore a due anni di reclusione. Mandanti dell'omicidio furono i capimafia Filippo e Giuseppe Graviano, arrestati il 26 gennaio 1994. Giuseppe Graviano viene condannato all'ergastolo per l'uccisione di don Puglisi il 5 ottobre 1999. Il fratello Filippo, dopo l'assoluzione in primo grado, viene condannato in appello all'ergastolo il 19 febbraio 2001. Condannati all'ergastolo dalla Corte d'assise di Palermo anche Gaspare Spatuzza, Nino Mangano, Cosimo Lo Nigro e Luigi Giacalone, gli altri componenti del commando che aspettò sotto casa il prete[2].

Sulla sua tomba, nel Cimitero di Sant'Orsola a Palermo, sono scolpite le parole del Vangelo di Giovanni: "Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici" (Gv 15,13).
Commemorazione

Annullo Speciale - Godrano

Annullo Speciale - Palermo 48

Il 15 settembre 2003, per la commemorazione del X anniversario del martirio di Padre Pino Puglisi, le poste italiane hanno concesso due annulli speciali all'ufficio postale di Godrano e all'ufficio postale Palermo 48. Quest'ultimo porta il ricordo del centro Padre Nostro, mentre quello godranese riporta la frase "Si, ma verso dove?", motto preferito da padre Pino[3].
resdev
00venerdì 27 maggio 2011 09:29
www.centroimpastato.it/publ/online/Chiesa_e_mafia.php3

chi si vuole documentare per capire la lotta antimafia

oppure se si scoccia può dire mafia e chiesa sono la stessa cosa e poi finisce li
resdev
00venerdì 27 maggio 2011 09:34
(SissiM)
00venerdì 27 maggio 2011 09:58
Concordo con te, Res. Tutte le generalizzazioni sono sbagliate
Da cattolica però non sono disposta ad avvallare certe coperture. Perchè quello che proprio non posso sopportare è che le mele bacate vengano protette. Don Seppia si sarebbe potuto fermare molto prima. Ed invece ha potuto continuare a far male per decenni. Questo è gravissimo. E' paragonabile a chi assiste ad un delitto e non testimonia. In questo senso (e solo in questo, almeno secondo me) chi parla di mafia non ha torto.
Celeste.10
00venerdì 27 maggio 2011 10:44
Brava Sissi!
se non è mafia questa......
è ugualmente responsabile chi commette un crimine e chi ne è al corrente e non fa nulla per fermarlo....
quanti bambini ha rovinato questo bastardo?
e questo anche grazie a chi lo ha "coperto" [SM=g2299812] [SM=g2299812]


e la saga continua....

Don Seppia, trovate foto porno nei pc
Rischio nuova accusa: pedopornografia

Genova - Martedì nei computer sequestrati a Don Riccardo Seppia e ad Emanuele Alfano, sono state trovate decine di foto e video pornografici. Se il materiale scaricato da internet risulterebbe essere di minori, per il parroco di Sestri Ponente e l'ex seminarista, scatterebbe anche l'ulteriore accusa di detenzione di materiale pedopornografico. Nei pc inoltre sono state rinvenute tracce di chat gay, frequentate dai due per adescare le vittime.

Fabio Ferrara da La Voce


per chi volesse documentarsi sulla storia della chiesa cattolica e dei vari pontefici, segnalo questa discussione

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9738590


leggete e inorridite!!

e questi, secondo voi sono uomini ispirati dallo Spirito Santo????....viene qualche dubbio no?....

mi spiace ma il passato non si può cancellare, ciò non toglie che ci siano anche state delle persone sante ed in buona fede, tanto di cappello a loro!........però i capi erano questi [SM=g2299812]....gente avida di potere e disposta a qualsiasi cosa pur di tenerselo ben stretto questo stramaledetto potere....
uccidevano e torturavano in nome di Dio...ed io questo non posso accettarlo!!! [SM=g2299800] [SM=g2299800]
(SissiM)
00venerdì 27 maggio 2011 11:34
Qualunque altra struttura umana, con tutti gli scandali collezionati in oltre venti secoli di storia, sarebbe crollata. Il potere fine a se stesso non basta a garantire la durata di un impero. Penso ai Romani, o alla monarchia francese. Se alla chiesa non è successo invece questo secondo me significa chiaramente che Dio ci ha messo lo zampino. E si è servito anche di personaggi discutibili.
Poi, ovviamente, tutti sono liberi di pensarla diversamente.
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