-Introduzione-

-Introduzione-

Questo libro che mi sto apprestando a scrivere non è un saggio (e su questo argomento sono fortemente convinto poiché non sono un saggista!) ma s’avvalla di parecchi documenti storici che parlano di ciò che è successo negli anni settanta in Italia dove si rischiava di morire per un’idea politica non political correct.
In quei anni sono morti trecentonovantaquattro persone di destra e di sinistra e tra queste persone c’è un ragazzo di diciotto anni che volente e nolente ha dato il via alle varie uccisioni e pestaggi dell’antifascismo militante ed è di questo ragazzo che parlerò in questo libro e sicuramente non né parlerò in termini politici ma bensì in quelli umani poiché sono profondamente convinto che una persona non dovrebbe morire per un’ideologia portata all’esasperazione come fu l’antifascismo militante.
Il ragazzo in questione è Sergio Ramelli un giovane di destra che fu ucciso nel millenovecentosettantacinque di cui ho sempre saputo chi fosse tramite una fotografia e ho sempre saputo che fu ucciso per le sue idee politiche ma ultimamente ho scoperto come fu ucciso e tutto ciò che circonda questo efferato omicidio ed è proprio per questo che ho deciso di scrivere questo libro… forse per far sì che io non mi dimentichi e che i potenziali lettori occasionali e non dimentichino che non si può morire a diciotto anni per un’idea politica!

Lorenzo Jonas Ruggieri
02/02/2006