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n9p
00lunedì 4 settembre 2006 18:15
EDIZIONE STRAORDINARIA!
Un nostro inviato ha trovato in uno scatolone arrugginito dell’Airflot la prima stesura della canzone “Io vagabondo” dei nomadi e noi di SATIRAX 2000 non possiamo non farvela leggere!

Io un giorno voterò
E nella cabina elettorale andrò.
Ma un bimbo che ne sa
Sempre rossa non
Può essere l’età.

Poi, una notte di settembre
M’addormentai, il manganello sulla
Pelle, sul mio corpo il
Livido a forma di stelle;
chi sa dov’era Mosca
e quel bambino che
votava tranquillo.

Io compagno che son io
Compagno che non sono altro
Soldi in tasca non ne ho
Ma lassù mi è rimasto Mao.

Sì, il padrone è ancora là
La fabbrica mi sembrava una città.
Ma un bimbo che né sa
Sempre rossa non
Può essere la sua età!

Poi, una notte di settembre
Me né andai, la fabbrica
Non può essere il fuoco
Di un camino, non è caldo
Come il sole dell’avvenire,
chi sa dov’era Mosca
e quel bambino che
votava tranquillo.

Io compagno che son io
Compagno che non sono altro
Soldi in tasca non ne ho
Ma lassù mi è rimasto Mao.

compagno che son io
Compagno che non sono altro
Soldi in tasca non ne ho
Ma lassù mi è rimasto Mao.


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