...saliendo de San Antonio
ricontai
i miei quattro bottoni,
ricuciti da un Dio contadino
sulla patta dei pantaloni
graffiati di polvere
e di sole.
Il mio cavallo
coltivava speranze
di fresche sorgenti,
oltre quella "sierra",
oltre quelle agavi
condannàte all'arsura.
Oltre quella polvere.
E furono
eterni sassi secchi di sentiero,
bestemmiàti di disperazione
e di sopravvivenza
a disegnare la sua sete,
la mia sete,
i suoi lamenti,
i miei silenzi.
E sapevamo,
io e il mio cavallo,
che il sole può uccidere,
e labbra chiuse,
increspate di sale,
aiutano a sopravvivere.
ad attendere
la carezza fresca della notte...
Poi, all'alba,
le stalle
e le cantine del "Pueblo"
si sarebbero spalancate
ai nostri desidèri.
AGUA, finalmente!
Il villaggio
di Todos los Santos
ci apparve come un miraggio
ai primi sbadigli del sole,
ma sentivàmo che era vero,
palpabile e dissetante.
Svegliai il mio cavallo.
"...vamonos compañero,
a la fuente, a la vida..."
E ci incamminammo
verso una nuova avventura....
Merlino